Ceccarelli De Robertis (Pd): “Proteggere la salute dei Vigili del Fuoco, subito biomonitoraggi per l'esposizione ai PFAS”

Arezzo, 1 agosto 2025 – Ceccarelli De Robertis (PD): “Proteggere la salute dei Vigili del Fuoco, subito biomonitoraggi per l'esposizione ai PFAS”
"Chi protegge la nostra sicurezza deve essere il primo a essere protetto: servono subito controlli sui PFAS nei Vigili del Fuoco. È una questione di giustizia, rispetto e responsabilità."
Con queste parole i Consiglieri regionali del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli e Lucia de Robertis comunicano di aver presentato un'interrogazione scritta alla Giunta regionale per sollecitare misure urgenti in merito ai potenziali rischi sanitari legati all'esposizione del personale dei Vigili del Fuoco a sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), presenti in alcuni dispositivi di protezione individuale e schiume antincendio.
"Stiamo parlando - hanno spiegato Ceccarelli e De Robertis - di lavoratori che ogni giorno rischiano la vita per la nostra sicurezza. È doveroso garantire loro la massima tutela possibile, anche rispetto ai rischi meno visibili ma non meno gravi, come quelli derivanti dall'uso di materiali contenenti PFAS, sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana e per l'ambiente.
Nella nostra interrogazione chiediamo alla Regione Toscana di attivarsi nei confronti del Governo e dei ministri competenti per promuovere, in collaborazione con le autorità sanitarie e ambientali, un programma di biomonitoraggio volontario su sangue e urina per tutto il personale operativo – compresi volontari e pensionati – del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Tali verifiche dovrebbero essere integrate nei protocolli di sorveglianza sanitaria già previsti dal decreto legislativo 81/2008.
È necessario – proseguono i consiglieri Ceccarelli e De Robertis – che lo Stato affronti con serietà la questione della contaminazione da PFAS tra i Vigili del Fuoco. Non solo con campagne di analisi e prevenzione, ma anche avviando un graduale processo di sostituzione dei dispositivi contenenti queste sostanze con materiali sicuri e certificati.
Chiediamo inoltre di sostenere il riconoscimento delle specifiche condizioni lavorative del personale operativo dei Vigili del Fuoco come attività usuranti ai fini previdenziali e assicurativi, questo anche alla luce dei crescenti fattori di rischio cui sono esposti.
Si tratta – concludono i due consiglieri – di una battaglia di civiltà. I nostri Vigili del Fuoco meritano dispositivi sicuri, una sorveglianza sanitaria adeguata e il pieno riconoscimento della difficoltà e dei rischi del loro lavoro. È nostro dovere agire ora, con responsabilità e concretezza.”
La Nazione